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La cultura furry mi ha sempre affascinato da quando la scoprii molti anni fa. Come si potrebbe non essere intrigati all’idea di gente che indossa costumi di animali per far sesso?

So cosa state pensando: quelle persone devono essere maniaci. Ogni volta che parlo con qualcuno di questo mio interesse, la reazione é quasi sempre “Ma che hanno che non va?”

Non posso biasimarvi. Una ricerca con Google supporterebbe l’idea che i furry – persone interessate ad animali o creature simili agli umani, e che a volte indossano costumi ad esse somiglianti – siano in qualche modo malati psicologicamente e maniaci sessuali.

Le poche opinioni contrastanti provenienti da blog e simili arrivano dai furry stessi. Come studiosa, mi ha sorpreso scoprire che nessuno aveva studiato tale fenomeno.

Quindi l’anno scorso mi sono recata al Furnal Equinox, la più grande convention furry in Canada, con la partecipazione di più di 900 furry.

Appena entrata nel centro convegni, sono stata circondata da costumi di ogni colore e ibrido animale immaginabile: volpi, cani, lupi e leoni per dirne un po’. Se pensate che sia difficile avvicinarsi a un possibile compagno al pub, provate solo a immaginare come deve essere farlo con un drago alto più di 2 metri a una convention furry.

Ma questi non erano pervertiti affamati di sesso. Quando ho trovato il coraggio di parlare con loro, sono stati tutti amichevoli e premurosi, offrendo abbracci e acconsentendo a lasciarsi fotografare. Per la maggior parte erano giovani, adolescenti o intorno ai vent’anni, maschi, e gay o trans. E tutti hanno felicemente acconsentito alla mia richiesta di parlare della fandom furry, che é il modo in cui chiamano la loro comunità.

A un certo punto, sono entrata in una stanza dove un gruppo stava giocando a carte. Un furry mi ha mostrato la sua mano e mi ha spiegato le regole affinché potessi seguire la partita. Nessuno degli altri furry che giocavano sembrava infastidito dal fatto che mi fossi unita così spontaneamente alla partita. Non mi viene in mente alcun’altra occasione in cui un gruppo di estranei sia stato così aperto.

Mentre lasciavo la convention, ho visto un furry maschio chinarsi per permettere a una bambina di dargli un bacetto sul muso. Mi son resa conto che era l’amorevole padre della bambina. Non é esattamente la prima cosa a cui si pensa quando ci si immagina una convention furry.

Essere un furry ha più a che fare con la comunità che con il sesso. I furry non sentono di far parte della cultura delle masse, così la fandom permette loro di avere un posto dove creare legami parlando di fumetti, fantascienza, arte e videogiochi. Molti di loro mi hanno detto che uno dei vantaggi di una convention furry é che é un posto dove si possono condividere i propri interessi senza essere giudicati.

Il sesso é solo una parte della loro vita, come lo é per voi. Un furry mi ha detto che indossa il costume perché é parte della sua identità, e il sesso é solo una cosa che fa mentre lo indossa.

La maggior parte dei furry, però, sostiene di non farlo col costume addosso, per una serie di motivi: i costumi diventano caldissimi, hanno scarsa ventilazione, sono pesanti e scomodi, e costano migliaia di dollari. Per quanto sia divertente il sesso, lo fareste mai in un costume personalizzato da 2000 dollari?

E siccome probabilmente ve lo state già chiedendo, non c’era sesso in pubblico alla convention.

Col senno di poi, siamo onesti: sono andata alla convention furry con una certa preoccupazione. Non sapevo cosa aspettarmi, ma volevo essere preparata per qualsiasi potenziale pericolo. Invece ero assolutamente stupita dalla gentilezza che ho visto. Durante il ritorno in taxi quella notte, ho scritto ai miei amici che vorrei ci fosse una convention furry ogni fine settimana.

Potremmo tutti imparare qualcosa dai miei nuovi amici. Quanti di voi hanno interessi – anche in camera da letto – che avete troppa paura di scoprire?

Articolo originale tratto da Men’s Healt